IL MUSEO DEL CINEMA. STORIA DEL MUSEO
Il Museo del Cinema di Torino è il terzo museo più visitato della città piemontese insieme al Museo Egizio ed alla Reggia di Venaria.
Il Museo del Cinema è famoso perché ospita una delle più complete collezioni sulla storia del cinema a livello internazionale.
Il Museo cominciò a prendere vita nel 1941 quando la studiosa Maria Adriana Prolo iniziò a raccogliere il materiale, ma la sua collezione non trovò una corretta ubicazione fino al 1958. Il museo infatti prese ufficialmente vita in un’ala di Palazzo Chiablese, mentre si spostò nella sede attuale all’interno della Mole Antonelliana solo nel 2000.
Il Museo del Cinema di Torino e la Mole Antonelliana
Il complesso della Mole Antonelliana rende il museo del cinema quello più alto al mondo con i suoi 167,50 metri. E’ dotato di un ascensore panoramico completamente in vetro che impiega 59 secondi per portare il visitatore all’altezza di 85 metri dove si trova il tempietto della cupola e dal quale si può ammirare una splendida vista sulla città.
La mostra all’interno della prima sede espositiva a Palazzo Chiablese era costituita dalla mostra dei cimeli al piano terreno mentre una sala era adibita a sala per la proiezione mentre al piano superiore si trovava la cineteca e la biblioteca.
Nella sede del Museo del Cinema di Torino vennero effettuate mostre e rassegne cinematografiche a tema come la “Mostra della caricatura della fotografia” nel 1960, la “Mostra della Stereoscopia” nel 1966 e la “Mostra dei manifesti del cinema muto” nel 1974. La sede del museo fu chiusa nel 1983 per motivi di sicurezza a causa di un incendio del Cinema Statuto.
Alla morte della fondatrice nel 1991 venne creata una fondazione con il suo nome che insieme ad altri donatori porterà il museo ad ingrandirsi sempre più e spostarsi nella nuova sede della Mole Antonelliana.
Il Museo del Cinema di Torino - Percorso di visita
La visita all’intero del Museo del Cinema si sviluppa su due piani.
Al primo piano si trova la sezione dedicata all’Archeologia del Cinema. Con “Archeologia” in questo caso si intendono tutte le tecniche, l’evoluzione storica e gli oggetti di scena e di ripresa utilizzati precedentemente al modo che noi conosciamo di fare Cinema.
Il piano è distribuito in otto sale diverse dove è possibile sperimentare in prima persona le tecniche utilizzate in questo periodo storico precedente: le ombre cinesi, l’ottica in apparente movimento, le illusioni ottiche, le stereoscopie e le scatole ottiche.
Il primo piano è forse quello che è maggiormente adatto ai bambini. Infatti ogni installazione permette di essere toccata.
L’interazione digitale tramite TAG e didascalie contribuisce a rendere completa la spiegazione.
All’interno delle otto sale si potrà scoprire ad esempio che il termine “PANORAMA” si riferisce ad una tecnica di visione brevettata nel 1787 o che ad esempio le lanterne magiche non erano altro che le antenate degli amatissimi “cartoni animati”. Per i più grandi invece si può assistere allo spettacolo da “brividi” della FANTASMAGORIA.
Al primo piano si potranno vedere inoltre gli antenati del Cinematografo: il Prassimoscopio, la Cronofotografia, il Cinematoscopio.
Proseguendo fino al centro della Mole Antonelliana , ci si ritrova all’interno di un’enorme sala chiamata “Aula del Tempio” dove troneggia un’enorme scala elicoidale ai cui lati sono allestite numerose mostre temporanee che ti danno la sensazione di un viaggio nel tempo.
Avvolto all’interno della scala si trova un ascensore in vetro che porta in cima alla cupola della Mole Antonelliana.
Rimanendo invece con i piedi piantati per terra, all’interno dell’Aula del Tempio è possibile mettersi comodi su una delle numerose chaise longue ed assistere alla proiezione di film muti diversi su altrettanti schermi posti sulla parete intervallati da video con le migliori scene di ballo del cinema. Al termine della visione dei film (della durata di circa 20 minuti ciascuno) viene interrotta la proiezione sugli schermi per trasmettere lo spettacolo Son et Lumière sullo sfondo della cupola!
Nelle nicchie laterali dell’immensa sala invece, si possono trovare scenografie che rimandano a tutti i generi cinematrografici (western, horror, avventura, fantascienza, ecc..)
Tramite l’ascensore si arriva anche al piano superiore dedicato alla “Macchina del tempo” del cinema dove vengono illustrate le varie fasi che portano alla creazione di un film: si va dagli studi di produzione alla regia, dagli attori ai costumi di scena nonché alla fotografia, ai bozzetti, alle musiche, agli effetti speciali e all’illuminazione. Il percorso al piano superiore termina con la “Galleria dei Manifesti” dove si possono ammirare i più grandi e famosi cartelloni che hanno reso incancellabile il volto di numerosi attori nella storia del cinema.
Un consiglio per i più coraggiosi: non perdetevi la visita della cupola tramite l’ascensore panoramico!
Da lì si ha una visione a 360° della città e dal quale si può vedere il suggestivo paesaggio alpino che circonda Torino.